Leggere l’etichetta

Vediamo un esempio di etichetta >>

CONOSCERE I VALORI DELL’ACQUA

Non è facile leggere l’etichetta riportata sull’acqua che beviamo.
Ci si può confondere tra i valori e le proprietà elencate, finendo per scegliere un’acqua semplicemente basandosi sull’estetica della bottiglia o in base al sapore.

I valori riportati sull’etichetta, sono invece molto importanti. Costituiscono l’unico strumento per conoscere i minerali disciolti in un litro d’acqua.

Analizziamo insieme gli elementi di un’etichetta, cosa riporta? Al suo interno possiamo trovare:

  • il nome della fonte e dell’imbottigliatore;
  • la data d’imbottigliamento e la data di scadenza;
  • il codice a barre, il lotto di produzione, la quantità di acqua contenuta;
  • il pH e i risultati delle analisi chimiche effettuate;
  • eventuali indicazioni terapeutiche particolari.

Orientarsi e scegliere tra le numerose alternative non è sempre una passeggiata.
Il consumo di un’acqua minerale specifica per noi e per il nostro organismo, può contribuire a mantenere uno stato di salute ottimale nelle varie fasi della vita.
Esistono molti parametri…

IL RESIDUO FISSO

Questo valore espresso in mg/L classifica le acque minerali in categorie.
Le categorie delle acque minerali divise per residuo fisso sono quattro: minimamente mineralizzata, oligominerale o leggermente mineralizzata, mediominerale e ricca di sali minerali. Inoltre in rapporto alla presenza di anidride carbonica alla sorgente, è possibile distinguere tra acque effervescenti naturali o acque piatte. Ci sono poi anche le acque minerali con aggiunta di anidride carbonica.

L’acqua minimamente mineralizzata ha un residuo fisso non superiore a 50 mg/L. Rappresenta circa il 9% delle acque minerali italiane presenti in commercio.
Particolarmente indicata per chi soffre di ipertensione e nell’alimentazione dei neonati perché carente di sali minerali e di sodio. È un’acqua leggera al palato e dal sapore molto delicato, che stimola la diuresi e prevenire la calcolosi renale.

L’acqua oligominerale (o leggermente mineralizzata) ha un residuo fisso inferiore a 500 mg/L. Al suo interno è disciolto poco sodio, per questo può essere indicata nei casi di ipertensione e favorisce la diuresi.

L’acqua mediominerale ha un residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/L. Da consumare maggiormente nel periodo estivo per reintegrare i liquidi ed i minerali persi con la sudorazione. Anche adatte nell’alimentazione degli sportivi perché contiene un discreto quantitativo di sali minerali.

L’acqua ricca di sali minerali ha un residuo fisso superiore a 1.000 mg/L.
Si trova principalmente in farmacia, è un’acqua terapeutica, molto ricca di sali.
Ha un effetto diuretico inferiore alle altre acque minerali e può favorire la comparsa di calcoli renali. Consumare solo sotto consiglio medico.

E

AMMONIO

L’ammoniaca può essere naturalmente presente nell’ambiente e può aumentare per i contributi dell’attività antropica.
Ha un valore massimo consigliato di 0,50 mg/L.

E

ARSENICO

È un elemento presente nelle rocce, nei minerali e nel suolo.
Il D.lgs. n. 31/2001 stabilisce un limite di legge per l’arsenico di 10 µg/l..

E

BICARBONATI

Sono naturalmente presenti nell’acqua per effetto dell’equilibrio carbonato.
Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro bicarbonati nell’acqua potabile.

E

CALCIO

La presenza di calcio nell’acqua è dovuta al discioglimento dei minerali. Il calcio contribuisce in maniera rilevante alla durezza totale dell’acqua.
Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro calcio nell’acqua potabile.

E

CLORURO RESIDUO

L’acqua erogata viene disinfettata per avere la garanzia che vengano rispettati i requisiti microbiologici prescritti dal D.Lgs. 31/2001.
Il parametro Cloro residuo, che è la quantità di disinfettante rimasta nell’acqua al momento dell’analisi, è un parametro indicatore con un valore massimo consigliato di 0,2 mg/L.

E

CLORURI

Lo ione cloruro è ampiamente distribuito in natura sotto forma di sali di sodio (NaCl), potassio (KCl) e di calcio (CaCl2).
Il cloruro aumenta la conducibilità elettrica delle acque e conseguentemente il residuo fisso. Il valore massimo consigliato è di 250 mg/L.

E

CONDUCIBILITÀ

Misura la presenza, più o meno abbondante, di sali minerali. I sali disciolti nell’acqua consentono il passaggio della corrente elettrica: un valore alto di conducibilità è indice di un’elevata quantità di sali minerali disciolti in acqua.
L’unità di misura è il micro Siemens per centimetro (µScm-1) e il valore massimo consigliato è di 2.500 µScm-1.

E

DUREZZA

La durezza è una caratteristica naturale dell’acqua, strettamente legata alla presenza di ioni calcio e magnesio nell’acqua. Per misurarla viene usato il Grado Francese (°F), che corrisponde a 10 mg/l di carbonato di calcio. Il valore consigliato è compreso tra 15 e 50 °F.
In base al grado di durezza dell’acqua, questa può essere classificata in: leggera o dolce (durezza inferiore a 15°F), mediamente dura (durezza compresa tra 15 e 30°F) e dura (durezza superiore a 30°F)

E

FLORURI

Il fluoro si trova in natura nei minerali ed è presente nell’acqua, negli organismi animali e vegetali principalmente sotto forma di ione fluoruro. Il D.lgs. n. 31/2001 stabilisce un limite di legge per i fluoruri di 1,50 mg/L.

E

MAGNESIO

Il magnesio si trova naturalmente nei minerali e, disciolto nell’acqua, contribuisce, come il Calcio, alla durezza totale. Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro magnesio nell’acqua potabile.

E

MANGANESE

È uno dei metalli più abbondanti nella crosta terrestre, e in particolari condizioni ambientali è presente in misura abbondante nelle acque di falda. Il valore massimo consigliato di 50 µg/L.

E

NITRATI

Sono composti presenti nella acque sia per effetto di fenomeni naturali sia come conseguenza delle attività dell’uomo. Il D.lgs. n. 31/2001 stabilisce un limite di legge per i nitrati di 50 mg/L.

E

NITRITI

Sono composti derivanti dalla degradazione dei nitrati.
Il D.lgs. n. 31/2001 fornisce un limite di legge per i nitriti di 0,50 mg/L.

E

PH

CONCENTRAZIONE IONI IDROGENO
È una grandezza fisica che indica l’acidità (pH inferiore a 7) o la basicità (pH superiore a 7) di un liquido. È inserito tra i parametri indicatori, con valore consigliato compreso tra 6,5 e 9,5.

E

POTASSIO

Il potassio è un elemento essenziale nella dieta di piante ed animali, presente naturalmente nell’ambiente naturale. Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro potassio nell’acqua potabile.

E

SODIO

Il sodio è un elemento essenziale per l’organismo ed è abbondante nei composti naturali.
Il valore massimo consigliato di 200 mg/L.

E

SOLFATI

I solfati sono presenti in natura in numerosi minerali e di conseguenza anche nell’acqua potabile. Il solfato è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 250 mg/L.

Non è facile orientarsi, per questo è consigliabile consultare il proprio medico.
L’obiettivo è riuscire a bilanciare le carenze del nostro organismo con l’acqua minerale più adatta a noi e al nostro corpo.